Vedere Oltre la Solitudine: Siamo Davvero Soli Quando Siamo Circondati da persone che non conosciamo? – ottobre 2024

Tanti di noi temono l’essere da soli, anche per brevi periodi, per esempio qualche ora a casa, per un breve viaggio, per una notte, per una vacanza, magari lontano da amici e famiglia, associandolo a un senso di isolamento e pericolo. Il sentirsi da soli genera sentimenti di vulnerabilità, ansia, o di abbandono, creando disagio che si può tradurre in sintomi fisici ed emotivi. Mi sento spesso dire: “sarò da solo qualche giorno, e se mi succedesse qualcosa?!?! A chi potrò chiedere aiuto?! “. 

Ma io mi chiedo, in un mondo fortemente popolato, tanti di noi vivono in grandi città o in paesi di media dimensione, comunque limitrofi a grandi città… 

Ma siamo mai davvero soli…?

Ora… mi diceste che siete in partenza per l’isola di Bouvet, un territorio norvegese nell’Oceano Atlantico meridionale, che si trova a circa 1.600 chilometri dalla terraferma più vicina (disabitato e solo occasionalmente visitata da scienziati e ricercatori), ecco allora forse considererei il “sarò solo”, in modo diverso…!!!!

Ma quanto spesso ci troviamo in luoghi caratterizzati da un’accessibilità estremamente limitata e una popolazione ridotta?!

Ci siamo mai fermati a riflettere sul perché quando familiari e amici sono lontani, ci sentiamo completamente soli e privi di supporto?

O sul perché , magari in una metropolitana piena di persone sconosciute, noi diciamo: “ero da solo oggi in metro’…?

Ci siamo mai chiesti il perché di questa lettura?

Ci siamo mai resi conto che in realtà la comunità che ci circonda è una rete potenziale di aiuto e sostegno?

Peraltro, è fondamentale riconoscere che, gli esseri umani sono ontologicamente esseri relazionali. A differenza di altre specie, come gli orsi che vivono in solitudine, noi siamo progettati per vivere in branco, proprio come i lupi!

Quando siamo convinti di essere soli, spesso dimentichiamo questa nostra innata inclinazione a connetterci. Anche nei momenti di apparente solitudine, siamo circondati da un mondo pieno di persone. Ogni volto sconosciuto rappresenta una potenziale connessione, una storia da scoprire. O semplicemente un qualcuno a cui chiedere aiuto in caso di bisogno.

Se mai avessimo necessità, anche le persone che non conosciamo possono essere pronte ad aiutarci! Vi potrei raccontare milioni di storie meravigliose di aiuto da estranei! E me le avete raccontate proprio voi!!!!

Ma spesso una persona che non conosciamo (ancora!!!), viene definita come un estraneo, o uno sconosciuto!

Fare attenzione alle implicazioni che questi termini portano con loro! Le parole “Estraneo” e “sconosciuto” rimandano immediatamente a qualcosa di sinistro, qualcuno di cui dubitare e di cui non fidarci, perché potrebbe metterci in pericolo!!!!

Ma cambiamo banalmente la parola che scegliamo per definirlo! Invece di “estraneo”, chiamiamolo “persona che non conosco”, ma quanto è diversa la percezione di quell’individuo!!!!

Quanto fa meno paura!!!! Quanto questa definizione ti fa pensare… si è una persona che non conosco…. ANCORA! Basterebbe rivolgergli la parola, e tutto cambierebbe!!! 

La verità, almeno nel nostro mondo occidentale, è che in fondo, non siamo mai davvero soli!!!

Siamo semplicemente in attesa di scoprire quelle connessioni o quello stato di necessità che potrebbe unirci! 

Questo cambio di prospettiva, e la nostra natura relazionale, sono forze potenti che possono aiutarci a costruire momenti significativi, immaginare di essere protetti, e potenzialmente in grado di ricevere aiuto, anche in mezzo a una folla di estranei!!

Melissa Luna Pozzo

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