Cos’è la Pre-Menopausa
La premenopausa è la fase che precede la menopausa, in cui il corpo di una donna attraversa una serie di cambiamenti ormonali. Durante questo periodo, che può durare diversi anni, le ovaie cominciano a produrre meno estrogeni e progesterone, i principali ormoni femminili. Ciò porta a irregolarità nel ciclo mestruale, con periodi più brevi, più lunghi o saltuari, e a sintomi fisici e psicologici come vampate di calore, sbalzi d’umore, insonnia e secchezza vaginale. La premenopausa di solito inizia tra i 40 e i 50 anni e segna il periodo che precede la menopausa vera e propria, che è definita come l’assenza di mestruazioni per 12 mesi consecutivi.
Impatto e significato a livello psicologico
La pre-menopausa non è solo un cambiamento fisico, ma ha un impatto psicologico profondo. Per molte donne, la fine della fertilità è un momento che solleva sentimenti contrastanti. Può esserci una sensazione di perdita, di fine di un capitolo importante della propria vita.
Questa fase, pur essendo naturale, può anche risvegliare la paura dell’invecchiamento, del cambiamento del proprio corpo e dell’identità. Per alcune donne, però, l’avvicinarsi alla fine del periodo fertile risveglia un desiderio di maternità. Paradossalmente, proprio quando la possibilità di avere un altro figlio si fa più remota, molte donne si ritrovano a riflettere su un possibile ritorno alla maternità.
Anche se la decisione di non avere, o di non avere più figli, può essere stata presa consapevolmente, la realizzazione che il corpo non sarà più in grado di procreare genera, in alcuni casi, un’improvvisa intensificazione del desiderio di maternità. È come se il corpo e la mente reagissero al fatto che una porta si sta chiudendo, spingendo verso l’esplorazione di quella possibilità ormai irraggiungibile.
Perché Desideriamo ciò che non possiamo avere?
È un fenomeno che tutti conosciamo: quando qualcosa ci viene improvvisamente tolta, o sembra sfuggirci di mano, quando ci viene negata una possibilità che fino a quel momento abbiamo dato per scontata, spesso nasce un desiderio ancora più forte di ciò che ormai non è più possibile. Meno una cosa è raggiungibile, più la vogliamo!
A. Il “principio della scarsità”:
Quando qualcosa diventa raro, difficile da ottenere o addirittura irraggiungibile, il nostro cervello tende a considerarlo più prezioso e ambito. La scarsità crea un senso di urgenza e desiderio. La paura di perdere un’opportunità crea una sorta di “FOMO” (fear of missing out), che spinge all’azione, innescando un istinto naturale di “volerla”.
Il principio della scarsità sfrutta quindi una reazione psicologica umana naturale: il desiderio di evitare la perdita.
B. La teoria dell’autodeterminazione
La teoria dell’autodeterminazione suggerisce che quando qualcosa ci viene tolta, percepiamo una riduzione della nostra autonomia e del nostro controllo, generando un bisogno di riappropriarci di quella libertà perduta.
Il lavoro di Brehm, A Theory of Psychological Reactance (1966), è fondamentale per comprendere come le persone reagiscono quando percepiscono che le loro libertà di scelta vengono minacciate: le persone che sentono che stanno per perdere qualcosa di prezioso (o che il loro diritto di scelta è stato minacciato), reagiscono cercando di riprendersela.
L’idea che “non posso più avere figli” può scatenare un senso di impotenza e vuoto, e il cervello reagisce con un “richiamo” per colmare quel vuoto.
Questi vissuti e sentimenti che una donna in pre-menopausa può sperimentare potrebbero non essere solo una questione di desiderio biologico, ma una vera e propria risposta psicologica al fatto che la possibilità di avere figli stia per sparire.
Come possiamo gestire allora questo fenomeno?
Rivalutare il concetto di maternità, fertilità e di generatività
La maternità non è solo un atto biologico, non si limita alla procreazione, ma si esprime in molteplici forme di cura, amore e responsabilità.
La fine della fertilità non implica la fine della capacità di prendersi cura degli altri, di diventare una figura di riferimento, di costruire legami importanti, per esempio occupandosi di figli di amici, di familiari, dei nipoti o mettendosi al servizio della comunità.
La maternità può trasformarsi in una dimensione più emotiva, relazionale e spirituale. Continuare a trasmettere conoscenze, valori e affetto, o il dedicarsi a progetti che richiedono un impegno profondo, può essere altrettanto significativo e gratificante.
La fine della fertilità poi può essere un’opportunità per riscoprire una nuova forma di “maternità di sé”, dove prendersi cura del proprio corpo e della propria anima, esplorare nuovi interessi e concentrarsi su se stesse.
Essere generativi non significa solo fare figli, ma anche dar vita a qualcosa di nuovo attraverso la creatività: creare un’opera pittorica, scrivere una poesia, comporre una melodia o realizzare un’installazione. Ogni gesto creativo è l’atto di dare vita, un modo per trasformare emozioni, pensieri e visioni in qualcosa di tangibile che arricchisce il mondo.
Nei modi descritti poc’anzi, si può ridefinire la propria identità e il ruolo nel mondo, non più solo in relazione alla procreazione biologica, ma come individuo autonomo e realizzato.
Conclusione
La pre-menopausa segna una fase di cambiamento profondo, non solo a livello fisico, ma anche psicologico, emotivo e spirituale. Affrontarla con consapevolezza, rivalutando il concetto di maternità, aiuta a vivere questa transizione con serenità e ad abbracciare le nuove opportunità che essa porta con sé.
Bibliografia
•La menopausa: capire e affrontare il cambiamento, Dr. Marisa Manzoli, Editore Mondadori.
•Il corpo delle donne: tra femminismo e menopausa, Laura Pugno, Editore Rizzoli.
•La mente in menopausa, Dr. Alberto Nardelli, Editore Feltrinelli.
•Maternità e identità, Chiara Gatti, Editore Laterza.
•Lynn, M. (1991). Scarcity and desirability: The role of resource availability in consumer decision making. Psychology & Marketing, 8(1), 43-57.
https://doi.org/10.1002/mar.4220080106
•Cialdini, R. B., Wosinska, W., & Keesling, R. L. (1992). The norm of reciprocity: The behavioral function of perceived scarcity. Journal of Social and Clinical Psychology, 11(1), 118-130. https://doi.org/10.1521/jscp.1992.11.1.118
•Brehm, J. W. (1966). A Theory of Psychological Reactance. Academic Press.
Melissa Luna Pozzo