Dipendenza Affettiva: Analisi e Strategie di Intervento – ottobre 2024

La dipendenza affettiva è un fenomeno psicologico complesso, caratterizzato da un attaccamento emotivo malsano in cui un individuo percepisce la propria felicità e stabilità esclusivamente in relazione a un altro. Questa condizione è spesso associata a comportamenti di attaccamento eccessivo, ansia per l’abbandono e difficoltà nel mantenere relazioni equilibrate. Le origini della dipendenza affettiva possono essere attribuite a esperienze passate, insicurezze personali e modelli relazionali appresi durante lo sviluppo. La comprensione di questi meccanismi è fondamentale per affrontare e superare tale condizione.

Manifestazioni della Dipendenza Affettiva

La dipendenza affettiva può manifestarsi in vari modi e in diversi contesti relazionali. Essa è spesso caratterizzata da:

  1. Attaccamento Eccessivo: L’individuo può sviluppare una necessità costante di approvazione e presenza del partner, trascurando i propri interessi e relazioni. Questo comportamento è sostenuto dalla teoria dell’attaccamento, che suggerisce che le esperienze precoci con le figure di attaccamento influenzano il modo in cui gli individui si relazionano con gli altri in età adulta (Bowlby, 1969).
  2.  Paura di Perdere l’Altro: Si manifesta un’ansia costante per il possibile abbandono, portando a comportamenti controllanti e possessivi. Questi comportamenti possono generare stress sia al dipendente sia al partner, contribuendo a un ciclo di conflitto e instabilità (Shaver & Mikulincer, 2007).
  3.  Negligenza di Sé: L’individuo tende a sacrificare le proprie esigenze per quelle del partner, portando a una diminuzione dell’autosufficienza e della soddisfazione personale. Questo fenomeno è correlato a una bassa autostima e a una scarsa consapevolezza di sé (Rogers, 1961).
  4. Cicli di Tensione e Riconciliazione: Le relazioni possono oscillare tra momenti di conflitto e riconciliazione, creando un contesto instabile che ostacola il raggiungimento di una vera serenità. Questo può portare a una dipendenza emotiva accentuata, dove i momenti di affetto sembrano compensare i conflitti.

 

Situazioni di Affetto Non Ricambiato

Quando l’affetto non è ricambiato, la dipendenza affettiva può diventare ancora più devastante, fondandosi su illusioni e speranze infondate:

  1. Idealizzazione dell’Altro: Si tende a vedere il partner come l’unica fonte di felicità, ignorando difetti e segnali di disinteresse. Questo porta a una visione romantica irrealistica, in cui il partner viene percepito come perfetto (Dutton & Painter, 1993).
  2. Rifiuto della Realtà: La negazione del disinteresse altrui porta a una continua ricerca di approvazione non corrisposta, generando frustrazione e impotenza. Questo fenomeno può essere studiato attraverso la lente della dissonanza cognitiva, dove l’individuo cerca di riconciliare le proprie convinzioni con la realtà (Festinger, 1957).
  3. Cicli di Inseguimento: Si possono manifestare comportamenti di stalking emotivo, in cui si cerca di avvicinarsi a una persona non interessata, sperando che l’attenzione possa modificare i sentimenti altrui. Questi comportamenti sono spesso alimentati da una profonda paura dell’abbandono e dalla scarsa autostima (Bowlby, 1980).
  4. Senso di Vuoto e Diminuzione dell’Autostima: La continua ricerca di approvazione porta a sentimenti di inadeguatezza e vuoto, erodendo l’autostima e creando un circolo vizioso difficile da interrompere (Hewitt & Flett, 1991).

 

Strategie di Intervento

Affrontare la dipendenza affettiva richiede consapevolezza e strategie di intervento. Alcuni approcci utili includono:

  • Consapevolezza e Riflessione: Riflessioni sui propri sentimenti e relazioni possono facilitare l’identificazione di schemi malsani. La mindfulness può essere utile in questo contesto, favorendo la consapevolezza delle emozioni e delle reazioni (Kabat-Zinn, 1990).
  • Stabilire Confini: Imparare a dire di no e a stabilire limiti sani nelle relazioni è essenziale per mantenere l’autonomia emotiva. Questo è particolarmente importante per evitare comportamenti manipolativi e per costruire relazioni equilibrate (Cloud & Townsend, 1992).
  • Costruire Autostima: Sviluppare interessi personali e coltivare relazioni significative al di fuori della relazione dipendente aiuta a ricostruire l’identità individuale. Attività come il volontariato, l’istruzione continua o pratiche artistiche possono favorire una sana autovalutazione.
  • Cercare Supporto Professionale: L’approccio eMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione tramite Movimenti Oculari) si è dimostrato efficace nel trattamento della dipendenza affettiva. Questa terapia, originariamente sviluppata per il trattamento del trauma, aiuta a elaborare emozioni complesse e vissuti dolorosi, facilitando una ristrutturazione cognitiva e una maggiore autonomia emotiva (Shapiro, 2018). Gli studi hanno evidenziato come l’eMDR possa portare a significativi miglioramenti nella consapevolezza di sé e nella gestione delle relazioni interpersonali.

 

Affrontare la dipendenza affettiva è un processo impegnativo che richiede autoconsapevolezza, ma rappresenta un passo cruciale verso la creazione di legami più sani e soddisfacenti.

Bibliografia

  • Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss: Volume I. Attachment. New York: Basic Books.
  • Bowlby, J. (1980). Loss: Sadness and Depression. New York: Basic Books.
  • Cloud, H., & Townsend, J. (1992). Boundaries: When to Say Yes, How to Say No to Take Control of Your Life. Grand Rapids, MI: Zondervan.
  • Dutton, M. A., & Painter, S. L. (1993). “The psychological effects of intimate partner violence.” Journal of Interpersonal Violence, 8(2), 193-199.
  • Festinger, L. (1957). A Theory of Cognitive Dissonance. Stanford University Press.
  • Hewitt, P. L., & Flett, G. L. (1991). “Perfectionism in the self and social contexts: Conceptualization, assessment, and association with psychopathology.” Journal of Personality and Social Psychology, 60(3), 456-470.
  • Kabat-Zinn, J. (1990). Full Catastrophe Living: Using the Wisdom of Your Body and Mind to Face Stress, Pain, and Illness. New York: Delacorte.
  • Shapiro, F. (2018). Eye Movement Desensitization and Reprocessing: Basic Principles, Protocols, and Procedures. New York: Guilford Press.
  • Shaver, P. R., & Mikulincer, M. (2007). “Attachment Theory and Close Relationships.” In Handbook of Close Relationships. New York: Guilford Press.

 

Melissa Luna Pozzo

Psicologa Psicoterapeuta

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