Se i muri potessero parlare… – Gennaio 2025

Dico sempre: se dovete parlare di cose delicate, fatelo fuori casa 🏠!!!!

 

Ecco perché parlare di cose importanti in un luogo neutro può fare la differenza

1. Neutralità emotiva

A casa, il rischio di essere influenzati da vecchi conflitti o emozioni è alto. In casa siamo il peggio di noi stessi, siamo più vulnerabili, più stanchi e meno filtrati. Un ambiente neutro aiuta a mantenere la calma e a parlare con più equilibrio, senza emozioni travolgenti o reazioni impulsive. Se la discussione avviene in un luogo che non suscita ricordi emotivi, si è più propensi a essere razionali e meno a rispondere con rabbia o frustrazione. Inoltre, uno spazio esterno aiuta a creare un distacco dalle emozioni legate alla casa stessa, dando priorità al contenuto della conversazione. Questo tipo di ambiente consente di affrontare il tema con maggiore serenità. 

“The Influence of Physical Environment on Communication” (Mehrabian, 1976)

2. Meno distrazioni

Le faccende domestiche e gli impegni quotidiani ci distraggono facilmente. In un luogo esterno, c’è più spazio per concentrarsi sulla conversazione. A casa, il suono di un telefono che squilla, la vista di una pila di piatti da lavare o il pensiero di cose incompiute può facilmente distogliere l’attenzione. In un caffè o in un parco, tuttavia, queste distrazioni sono ridotte, permettendo di focalizzarsi sul discorso senza interruzioni esterne. Inoltre, essere lontani da casa permette di avere un’attenzione più focalizzata sul momento presente, evitando di pensare a questioni logistiche che potrebbero ostacolare la comunicazione. 

“Environmental Factors and Their Impact on Communication: A Review” (Winch, 2014)

3. Più apertura mentale

Stare fuori casa ci libera dalle aspettative familiari. Il risultato? Siamo più disposti ad ascoltare e a dire la verità senza filtri. La casa è spesso legata a ruoli familiari precostituiti, che possono limitare la nostra capacità di esprimerci liberamente. Uscendo da questi spazi, ci sentiamo più liberi di esplorare idee nuove o sensazioni non condivise, senza il peso di ciò che ci si aspetta da noi. La neutralità di un luogo pubblico o diverso dalla casa aiuta anche a favorire un dialogo più sincero, in quanto si è meno inclini a temere il giudizio immediato dei propri cari. Questo ci rende più aperti e disposti a risolvere conflitti o esprimere opinioni non dette. 

“The Role of Physical Space in Communication” (Hall, 1966)

4. Privacy e confidenzialità

Un caffè o un parco offrono una sensazione di riservatezza maggiore rispetto a casa, dove siamo più suscettibili al giudizio. Sebbene si possa pensare che casa sia il luogo più intimo, il rischio di essere interrotti o giudicati da familiari o coinquilini può compromettere la confidenzialità. Un ambiente neutro, come un caffè tranquillo o un parco isolato, offre un grado maggiore di privacy, riducendo il rischio che terzi ascoltino o interferiscano con la discussione. In questi contesti, possiamo sentirci più sicuri nell’affrontare argomenti che richiedono discrezione e riservatezza, senza il timore di essere visti o giudicati. 

“Privacy and Communication in the Digital Age” (Westin, 2003)

5. Distacco dal contesto quotidiano

Uscire dalla routine quotidiana ci permette di vedere le cose sotto una nuova luce, con maggiore lucidità e obiettività. Il contesto domestico spesso porta con sé una serie di pensieri e preoccupazioni quotidiane che possono offuscare la nostra capacità di analizzare una situazione in modo obiettivo. Cambiando ambiente, si riesce a distaccarsi dalla propria routine, rendendo la mente più fresca e pronta a riflettere con maggiore lucidità. Questo distacco mentale consente anche di prendere decisioni più consapevoli, lasciando da parte il pregiudizio che un luogo familiare può evocare. 

“The Role of Context in Communication” (Gudykunst & Kim, 2003)

📍 Quindi: un luogo neutro non solo facilita una comunicazione più chiara e tranquilla, ma riduce anche distrazioni, difese e conflitti, creando l’ambiente ideale per affrontare argomenti delicati.

 

Bibliografia

•⁠  ⁠Mehrabian, A. (1976). The Influence of Physical Environment on Communication. Environmental Psychology, 1(2), 1-11.

•⁠  ⁠Winch, G. (2014). Environmental Factors and Their Impact on Communication: A Review. Journal of Environmental Psychology, 37, 45-57.

•⁠  ⁠Hall, E. T. (1966). The Role of Physical Space in Communication. American Sociological Review, 31(4), 385-397.

•⁠  ⁠Westin, A. F. (2003). Privacy and Communication in the Digital Age. Social Science Research Network.

•⁠  ⁠Gudykunst, W. B., & Kim, Y. Y. (2003). The Role of Context in Communication. Handbook of Intercultural Communication.

 

Melissa Luna Pozzo

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